Consigli utili

  • Ridurre le attività all’aperto nei periodi di fioritura critici, evitando quei luoghi in cui sono presenti le piante responsabili della propria allergia.
  • Per maggiori informazioni su quali sono i periodi critici consultare il calendario dei pollini della zono dove si abita.
  • Svariati pollini vengono rilasciati nell’aria soprattutto nelle giornate calde, secche, assolate e leggermente ventilate.
  • Dopo una giornata all’aperto fare la doccia per rimuovere i pollini che si sono accumulati sui capelli.
  • Gli indumenti utilizzati durante il giorno non andrebbero tenuti in camera da letto e bisognerebbe evitare di far asciugare il bucato all’aperto per impedire eventuali accumuli di polline.
  • Per ridurre la concentrazione dei pollini negli ambienti interni possono venire utilizzati dei condizionatori d’aria o dei depuratori con filtri particolari (ricordarsi di pulire accuratamente e regolarmente i filtri!).
  • Come luogo di vacanza preferire le località marine o d’alta montagna: il vento che di giorno spira dal mare verso terra convoglia aria priva di pollini, mentre a quote elevate la produzione pollinica è ridotta, tenete sempre conto anche del tipo di abitazione dove si anadra a stare, da qanto tempo è rimasta chiusa, o se si trova in una zona particolarmente verde e circondata da campi o boschi.
  • Quando si programmano le vacanze in luoghi diversi da quello di residenza, consultare i calendari dei pollini della zona di destinazione, poiché la stagione di fioritura della pianta alla quale si è allergici potrebbe essere diversa.
  • Quando si viaggia in auto i finestrini dovrebbero rimanere chiusi.

Rivolgersi al proprio medico curante o al Centro “Ioe l’Asma” per effettuare tutte le indagini specialistiche appropriate per identificare i pollini responsabili e per iniziare, eventualmente, una terapia farmacologica.

Tutti siamo potenzialmente allergici, ciò nonostante non tutti manifestiamo i sintomi di un allergia, fattori fondamentaliperchè questo si manifesti sono la durata del contatta con l’allergene, la concentrazione dello stesso, e la predisposizione individuale a manifestare una determinata risposta immunitaria.

Qui di seguito potete trovare alcune indicazioni su come leggere un bollettino dei pollini estrapolate dal sito dell’Associazione Italiana di Aerobiologia.

Link alle pagine dove poter reperire il bollettino per la zona della Pianura Padana.

Link alle pagine dove poter reperire il bollettino per la zona Prealpina.

Link per le altre zone d’italia

Concentrazione Pollinica

Pollini per m3 di aria

Pollini Assente Bassa Media Alta
Graminaceae 0 – 0.5 0.6 – 9.9 10.0 – 29.9 > 30
Urticaceae 0 – 1.9 2.0 – 19.9 20.0 – 69.9 > 70
Oleaceae 0 – 0.5 0.6 – 4.9 5.0 – 24.9 > 25
Fagaceae 0 – 0.9 1.0 – 19.9 20.0 – 39.9 > 40
Betulaceae 0 – 0.5 0.6 – 15.9 16.0 – 49.9 > 50
Compositae 0 0.1 – 4.9 5.0 – 24.9 > 25
Corylaceae 0 – 0.5 0.6 – 15.9 16 – 49.9 > 50
Cupr./Taxacee 0 – 3.9 4.0 – 29.9 30.0 – 89.9 > 90

Le previsioni

Oltre ai livelli rilevati il bollettino fornisce anche i livelli previsti per la settimana successiva, dal mercoledì in cui avviene l’aggiornamento al martedì successivo. Le previsioni vengono elaborate partendo dalle concentrazioni rilevate e tenendo conto di numerosi altri fattori tra cui:

  • i dati storici di concentrazione giornaliera dei diversi pollini, elaborati dall’AIA dal 1985,
  • le previsioni meteorologiche per la settimana corrente. Nei giorni piovosi la concentrazione dei pollini nell’aria è considerevolmente minore perché la pioggia li abbatte verso terra,
  • l’andamento climatico dell’anno in corso. Per gli alberi, ad esempio, la fioritura è influenzata dal periodo di freddo attraversato durante l’autunno e l’inverno. Le erbe invece fioriscono tanto più presto quanto più calore hanno accumulato nel periodo precedente alla fioritura,
  • le notevoli differenze tra le diverse zone d’Italia. Le fioriture sono anticipate al Sud rispetto al Nord; nell’Italia orientale rispetto all’Italia occidentale; nelle zone vicine al mare e con clima mediterraneo (ad esempio la Liguria) rispetto alle zone più interne,
  • i venti, in particolare i venti stagionali. Il polline può viaggiare nell’aria anche per diversi km.